#10 – Postepay: prevenire le truffe

di | Febbraio 12, 2022

Con l’esplosione dei siti di aste ed annunci negli anni si sono moltiplicate le truffe subite dagli acquirenti. I mezzi utilizzati dai malintenzionati sono veramente tanti e spesso variano dalla nazione di provenienza della truffa.

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Oggi ti voglio parlare e mettere in guardia su quei venditori che pretendono il pagamento con ricarica postepay. Ovviamente il solo fatto di chiedere questo tipo di pagamento non indica necessariamente che tu abbia a che fare con un truffatore ma dovrebbe comunque metterti in allarme.

Le carte Postepay non nascono per essere degli strumenti di pagamento tra sconosciuti. Vennero concepite per avere delle carte di debito ricaricabili da usare per i pagamenti online, per mandare velocemente soldi a figli che studiano lontano da casa

Una ricarica postepay è veloce, comoda e soprattutto economica. All’acquirente costa al massimo due euro indipendentemente dall’importo mentre al venditore non vengono applicate commissioni. Tutto ciò che ti serve per pagare così sono i tuoi documenti, il numero della carta e il codice fiscale del titolare della carta.

Hai appena pensato che non può esserci truffa avendo tra le mani il suo codice fiscale vero? Purtroppo ti sbagli. Ci sono migliaia di carte in circolazione intestate a prestanome, defunti o inconsapevoli a cui son stati sottratti i dati magari attraverso altre truffe. In alcuni casi si ipotizza anche la complicità di operatori postali disonesti che attivano carte intestate a terzi ignari di tutto. Terzi che, ancora oggi, lo scoprono solo attraverso le denunce che ricevono.

 

Ma ultimamente le truffe si sono evolute e non riguardano più il mancato invio di beni comprati su ebay o sugli altri market place dell’usato. I delinquenti più scaltri hanno sfruttato le normative anti covid a loro favore creando siti di false assicurazioni online che sono ben indicizzati su Google..
Hai già capito che metodo di pagamento richiedono? Esatto: proprio la ricarica postepay. Le normative anti covid servono a ingannare meglio la vittima. In pratica sono la scusa per evitare contanti e contatti. Per indurti a ricaricare. Una volta ricevuto il pagamento sono in grado di eliminare tutti i dati che ti hanno mandato da whatsapp in modo da lasciarti senza troppe prove da allegare alla denuncia. Eh si: usando una versione modificata di whatsapp è possibile cancellare messaggi a proprio piacimento, indipendentemente da quando sono stati inviati. Questa funzione è stata implementata ufficialmente su Telegram rendendo questa piattaforma inadatta a comunicazioni delicate o lavorative.

 

Il consiglio è sempre quello di usare servizi come PayPal per pagare a sconosciuti. Nelle transazioni di natura commerciale PayPal applica una politica di protezione dell’acquirente. Non sempre è efficace ma il più delle volte funziona e in breve tempo si riottiene il maltolto. Questa protezione ha ovviamente un costo per il venditore. Al momento è di 35 centesimi più il 3,4% del transato. Si può sempre proporre di pagare questo balzello metà per uno e concludere con più di tranquillità. Fai attenzione a selezionare “Beni e servizi” al momento del pagamento. Se per errore userai l’opzione “amici e parenti” non avrai alcuna copertura da parte di PayPal!

Negli acquisti online, soprattutto da privati, devi avere la stessa accortezza che avresti di persona. E vale sempre una regola d’oro: se ti sembra troppo bello per essere vero probabilmente non lo è! Ti darò un solo dato che dovrebbe farti capire l’entità del problema: nel 2020 sono state denunciate 98mila (!) truffe online di vario genere. Senza contare quelle andate a buon fine e non denunciate per vergogna.

 

Il mondo fu sempre composto di truffatori e di gente cui piace farsi truffare.

(Voltaire)

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