Youtube e Podcast

di | Settembre 23, 2024

Ti dico già che questa è una puntata anomala, se vogliamo un po’ di critica e lamentosa ma che spero ti lasci comunque qualcosa. È anche un banco di prova per capire se c’è posto in questo podcast anche per questo genere di contenuto.

Ormai da qualche mese Google Podcast ha cessato di esistere in favore di YouTube e YouTube Music. La notizia girava già da mesi e parlandone con altri amici podcaster c’erano pareri contrastanti. Chi lo riteneva una cavolata e chi invece la riteneva una buona scelta. Io ovviamente ero dalla parte sbagliata e sostenevo che Google avrebbe implementato per bene i podcast nelle sue app Youtube. E ovviamente mi sbagliavo. Ma alla grande proprio. A proposito: ne approfitto per salutare gli amici del Laboratorio permanente di Podcast di Matteo Scandolin: ne sono un felice membro e ti consiglio di entrarci se hai intenzione di creare un podcast. Ovviamente il link te lo metto nelle info dell’episodio!


Ascolta “Youtube e Podcast” su Spreaker.
 

Molto ingenuamente mi aspettavo che Google imparasse dai propri errori e che magari si ispirasse a Spotify integrando in maniera per lo meno decente i podcast. Inutile ripeterlo ma purtroppo questa integrazione non c’è stata. YouTube Music continua a essere un’app incentrata sulla musica nella quale compaiono anche i podcast. E YouTube resta un mondo incentrato sui video nel quale sbucano i podcast audio. E per i podcast audio questa scelta è neutra, anzi forse addirittura deleteria.

I video podcast vanno sempre più di moda e questo è innegabile. Spotify li ha integrati da tempo e su YouTube già da anni i podcaster mettono la versione video dei propri contenuti. Ma per chi come me fa solo prodotti Audio questo è massacrante. Lo è perchè un utente di YouTube può inciampare nel tuo contenuto e aprendolo si aspetta un video podcast. Quando si trova davanti un’immagine statica dopo 30 secondi chiude e passa al prossimo contenuto. E questo lo dicono le bellissime e approfonditissime statistiche di YouTube.

Non dico tutto questo per lamentarmi dei miei numeri. Questo podcast fa numeri piuttosto piccoli, è incostante e di conseguenza senza sogni di gloria. Nel mio piccolo non fa alcuna differenza. Questa vuole essere una mia piccola critica a questa mossa di Google che al momento sta forzando l’inserimento dei podcast in un ambiente dove probabilmente non dovrebbero stare. Certamente nessuno è obbligato a stare su youtube ma è obbligatorio starci per poter comparire su YouTube Music nella speranza che venga ottimizzata anche per i podcast. Lo sottolineo: parlo di podcast audio e non di podcast video. Secondo me la vecchia app Google Podcast era decisamente più utile, per quanto fosse abbandonata a sè stessa da anni. Però diciamocelo: un’applicazione per ascoltare podcast di quanti aggiornamenti può aver bisogno contando che grosse novità tecniche non ne vengono introdotte da anni?

Per come stanno le cose ora i podcast audio su YouTube sono inutili ai podcaster, agli utenti e agli inserzionisti di YouTube perchè vengono proposti all’utenza sbagliata. Che non ha modo di capire di cosa si tratta prima di aver premuto play.

Il mio consiglio non può che essere questo: utlizza un’app un po’ più dedicata per ascoltare i tuoi podcast audio preferiti e per scoprirne di nuovi. È la scelta più sensata per te e per i podcaster che segui. Personalmente uso Spotify e molti colleghi so che staranno storcendo il naso. Ma usando Youtube Music per la musica e Spotify per i podcast riesco ad avere tutto diviso come piace a me. Tra l’altro con Spotify non hai bisogno di abbonamenti per ascoltare i podcast e quindi non hai alcuna spesa aggiuntiva. Solo un’app in più sul telefono nel caso già non l’avessi. Spingo anche all’utilizzo di Spotify per una questione di statistiche di ascolto: più sono incentrate su una piattaforma e più facile per me capire come sto andando. Per la natura tecnica della distribuzione dei podcast non esiste un servizio unico che mi dia analisi complete degli ascolti e quindi concentrare gli ascolti in un numero ridotto di posti è comodo.

Ma ovviamente puoi ascoltare i podcast come preferisci: basta che tu lo faccia! E le applicazioni dedicate non mancano: ne troverai a decine sullo store del tuo smartphone!

Spero ovviamente che questo sia solo un inciampo, un inizio sbagliato che possa essere corretto nel breve, anzi brevissimo termine. Basterebbe davvero poco per migliorare notevolmente l’esperienza d’uso di ascoltatori e podcaster.

Come sempre sono curioso di conoscere la tua opinione: ma fammi anche sapere cosa usi per ascoltare i tuoi podcast preferiti.

E anche questa puntata è giunta al termine. Come sempre ti ricordo di visitare TecnoRiflessioni.com per i link di approfondimento. Se hai domande, dubbi o precisazioni scrivimi su Telegram o mandami una email attraverso la sezione contatti.

“Il progresso non è altro che brancolare da un errore all’altro.

(Henrik Johan Ibsen)”

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