PagoPA: cos’è e a cosa serve?

di | Dicembre 15, 2022

Da ormai parecchi mesi i PagoPA sono entrati nella nostra vita: ma cosa sono e a cosa servono? Innovazione o complicazione? 

Scopriamolo insieme!

 

Ascolta “PagoPA: cos'è e a cosa serve?” su Spreaker.
 

PagoPA avrai iniziato a conoscerlo se sei un cliente TIM o Enel. Per dirla in maniera molto grezza è quel codice QR che trovi allegato alla bolletta al posto del bollettino postale.

 

In realtà il sistema PagoPA nasce per creare un canale di pagamento diretto con le pubbliche amministrazioni. Tantissimi comuni italiani lo hanno già adottato e nel medio termine verrà utilizzato da tutti. Esattamente come ti dissi per lo SPID anche questo strumento entrerà a far parte della nostra quotidianità.

 

Materialmente il PagoPA è un codice QR che contiene tutti i dati necessari al pagamento. Lo puoi mostrare al tabaccaio, alle poste o in banca. L’operatore leggerà quel codice e i pagamento sarà effettuato. L’ente creditore registrerà quasi in tempo reale l’avvenuto pagamento e riceverà in un secondo momento il denaro sul proprio conto corrente.

 

Ma cosa c’è di così innovativo in questo sistema? Innanzi tutto è rapido e consente di regolarizzare istantaneamente la propria posizione. L’altra innovazione è l’aggiornamento dell’importo al momento del pagamento. Questo significa che in caso di ritardi o di nuovi accordi con il creditore il sistema provvederà ad aggiornare la cifra da pagare.

 

Il sistema PagoPA è stato già adottato anche da tantissime scuole che lo usano per le tasse scolastiche, buoni mensa, pulmino, gite e assicurazioni varie. Attraverso il sistema Pago In Rete è possibile anche pagare dal proprio pc o smartphone accorpando più transazioni in una sola. Questo permette un notevole risparmio sulle commissioni di pagamento.
Per i genitori utilizzare PagoPA consente di inserire nella dichiarazione dei redditi le spese scolastiche senza dover chiedere dichiarazioni specifiche all’istituto. Una grande comodità!

 

Devo dire però che alcuni comuni non hanno ben capito che il sistema PagoPA è nato anche per semplificare la vita al cittadino e si ostinano a mandare avvisi di pagamento senza allegare il codice QR. In questo caso il cittadino dovrà generarlo in autonomia attraverso il portale del comune per poi pagarlo online o recarsi presso un PSP. I PSP sono gli sportelli abilitati ad incassare i PagoPA: ricevitorie, tabaccherie ed edicole aderenti a Mooney o LisPay sono un esempio di PSP. Ma anche banche o poste lo sono.
Cosa cambia tra un PSP e l’altro? La commissione. Banca Intesa ad esempio chiede 1,50€, LisPay 2,30 e Mooney ben 2,50.

Come ti ho già accennato prima non è solo la Pubblica Amministrazione a utilizzare PagoPA: questo sistema è stato allargato a tutte le aziende che gestiscono servizi pubblici e a tutte le società compartecipate dallo Stato. È proprio per questo che trovi un QR PagoPA anche per le bollette Enel, ENI e Telecom solo per citarne alcune.

Anche questa puntata è quasi terminata. Ma prima della citazione a tema le solite comunicazioni di servizio.

 

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La tecnologia è tutto ciò che non c’era quando sei nato.

(Alan Kay)

 

 

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