Quante volte hai sentito parlare di bug informatico e ti sei domandato: ma cosa c’entra un insetto con windows che si impianta?
La storia del bug potrebbe apparire come una leggenda ma è tutto vero e documentato. Addirittura il registro dove venne annotato è conservato in un museo!
Ascolta “Il primo BUG informatico” su Spreaker.
Facciamo un salto indietro nel tempo: siamo nel 1947 ad Harward e il computer è tutto meno che personal. È una macchina gigante che pesa quattro tonnellate e occupa un intero locale. E non parliamo di un elaboratore qualsiasi: si tratta del Mark II. Il suo predecessore, il Mark I, venne ampiamente utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale.
Ad un certo punto tutto si blocca: il personale inizia smontare e scopre il problema. Si tratta di una falena. In base alla fonte che si consulta la falena si sarebbe posata su dei circuiti oppure svolazzando ne avrebbe staccati altri. Quale problema abbia realmente causato non è certo al cento per cento.
L’insetto venne allegato al rapporto, appicciato con un pezzo di scotch insieme alle coordinate del ritrovamento e alla dicitura “primo caso di ritrovamento di un insetto”.
Di bug tradotto come baco e inteso come problema tecnico ne parlò già Thomas Edison nel 1870.
Anche se cronologicamente è un termine antico la diffusione moderna del termine è sicuramente dovuta all’episodio della falena che lo ha strettamente legato al mondo dell’informatica.
“Un pessimo programmatore può creare due posti di lavoro all’anno. ” David Parnas
Contatti
Links e fonti
- David Parnas
- Harvard Mark II
- Il primo bug: Esendex – Wikipedia – LoSviluppatore
Musiche
- Soundtrack di Kevin MacLeod, da incompetech Music Search. (Creative Commons BY4.0)