L’era degli abbonamenti

di | Maggio 31, 2023

Questi ultimi dieci anni hanno visto un’impennata di nuovi servizi in abbonamento. Ma anche di vecchi servizi e programmi che si sono trasformati da acquisti una tantum a servizi in abbonamento.

Ascolta “L’era degli abbonamenti” su Spreaker.

 

Se riguardo al passato mi ricordo che gli abbonamenti erano pochi: Sky o Tele+ per queli con qualche capello bianco, riviste mensili, telefono fisso e mezzi pubblici. Qualcuno iniziava già ad azzardare un abbonamento alla palestra e per status symbol aveva un abbonamento a contratto con il cellulare.

Oggi le cose sono notevolmente cambiate: pensa ai contratti per i cellulari. Quelli che una volta erano “piani commerciali” ora sono praticamente degli abbonamenti a prezzo fisso mensile.

Per non parlare poi degli abbonamenti alle piattaforme di streaming: Disney+, Netflix, Amazon Prime Video e chi più ne ha più ne metta. Anche per la musica è stata presa questa strada con successo: basta pensare a Spotify e Youtube Music. 

Per i podcast invece non devi abbonarti a nulla, almeno per la maggior parte!

 

Per fortuna sembrano essere spariti gli abbonamenti a loghi e suonerie. O per lo meno quelli che si attivavano come per magia. Ti lascio nei link un aneddoto di cosa mi accadde una decina di anni fa con questi abbonamenti.

Sul software pensavo che la strada della licenza a vita fosse immutabile. Una di quelle cose scolpite nella roccia perchè “si è sempre fatto così e si continuerà a fare così”. E invece ci troviamo anche qui davanti ad un grosso cambiamento.

Molti software nati sul web propongono solo l’abbonamento mentre i software più storici offrono ancora la scelta tra licenza perpetua e abbonamento.

 

Ma cosa cambia? E quale conviene?

Parto col dirti che entrambe le opzioni hanno ovviamente dei pro e dei contro e la scelta deve essere dettata solo dalle tue esigenze. 

Nelle soluzioni in abbonamento avrai sempre l’ultima versione del software ma dovrai pagare ogni mese. E quando smetterai non potrai più usare quel software e aprire i tuoi file. Ma può essere utile se devi eseguire un lavoro spot e sai di non averne più bisogno tra due mesi.
Nel breve termine pagherai sicuramente meno ma nel lungo termine quel software ti verrà a costare sicuramente di più.

Con una licenza perpetua rimarrai fermo alla versione che hai acquistato, tirando fuori subito più soldi ma con la certezza che nulla potrà impedirti di aprire i tuoi progetti tra qualche anno. Per una questione di sicurezza va detto che riceverai gli aggiornamenti di sicurezza per molti anni, probabilmente anche per molto tempo dopo l’uscita di una nuova versione.

Ma quale scegliere quindi? Dipende tutto dalle tue esigenze. Se sei un professionista probabilmente la scelta dell’abbonamento è quella che soddisferà i tuoi bisogni perchè ti consentirà di lavorare sempre con un programma aggiornato alle ultime implementazioni.

Se invece sei un privato la scelta della licenza perpetua potrebbe essere la più conveniente: una suite tipo Office ti può stare larga per moltissimi anni senza il bisogno di rincorrere l’ultima release. Ma ovviamente ti costerà di più nell’immediato. Stessa cosa per un programma di disegno CAD o di fotoritocco. E spesso questo discorso vale anche per hobbysti e piccole partite iva. Io stesso al lavoro uso Office 2019 senza sentire il bisogno di fare un upgrade perchè si adatta perfettamente alle mie esigenze.

 

Come hai capito è proprio una questione di esigenze personali e quindi non esiste una soluzione univoca. Spero di averti dato degli elementi e dei punti vista utili per aiutarti nella scelta.

 

Ti invito a condividere questa puntata nel caso tu l’abbia ritenuta utile. Un like o un commento sono sempre di grande aiuto e stimolo alla crescita di questo progetto. Ti ricordo anche che su TecnoRiflessioni.com potrai trovare i link di approfondimento di tutte le puntate.

 

La citazione di oggi è una pietra miliare dei primi anni 2000: potresti odiarmi nel riascoltarla come potresti invece ridere pensando a cosa rischiavamo di abbonarci. Sicuramente ti resterà in testa per parecchi giorni!

 

Questa volta la citazione va per forza ascoltata, mi spiace 😉

 

Contatti

Links e fonti

Musiche

  • Soundtrack di Kevin MacLeod, da incompetech Music Search(Creative Commons BY4.0)
  • Per il jingle “virgola” non sono riuscito a risalire al detentore dei diritti. Nessun software, servizio o piattaforma che ho provato (come ad esempio Shazam e YouTube) è stato in grado di riconoscerla e non ho trovato informazioni utili sul web.