Backup

di | Agosto 8, 2023

Per dirla molto terra terra un backup è una copia di sicurezza dei propri dati. Una sorta di fotocopia dei documenti che riteniamo importanti. Dati che puoi perdere per un guasto, per una cancellazione errata o per il furto del dispositivo. Soprattutto se si tratta di uno smartphone. Che sia Android o iPhone non fa alcuna differenza.

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Un vero sistema di backup è molto più complesso di così e prevede la possibilità di ripristinare tutto il sistema operativo oppure di selezionare singoli documenti salvati al momento della creazione della copia o di una loro modifica.

Per un uso domestico un sistema di questo tipo può essere eccessivo, anche se quando si parla di tecnologia e documenti nessuna protezione è mai eccessiva secondo me. I backup dovrebbero poi seguire la regola aurea del 3-2-1: 3 copie, due supporti, una copia altrove.

Per tre copie si intendono i dati originali più altre due di sicurezza. Per due supporti si intendono due memorie distinte perché sarebbe sciocco tenere gli stessi dati sulla stessa pennetta USB per esempio. La “copia altrove” è proprio una copia che fisicamente sta da un’altra parte. Il perchè è semplice: se per disgrazia dovesse andarti a fuoco casa avresti una copia dei tuoi dati che non sarà fisicamente danneggiata. A proprie spese questa lezione è stata imparata da OVH. OVH è un provider francese che ha perso i dati dei clienti in un incendio. Anche i backup sono andati persi perché erano nello stesso stabile. In una puntata ti dissi che in informatica la paranoia è un pregio e il caso OVH lo dimostra ampiamente e ci porta ad un altro motto della rete: il cloud è solo il computer di qualcun altro. Ci affidiamo a lui perché immaginiamo che i nostri dati siano gestiti e protetti da persone attente e corrette ma come hai capito non è sempre così. In linea di massima, però, i servizi in cloud possono ritenersi affidabili anche se nessuno di loro ne garantisce totalmente la sicurezza. Possiamo ritenere i dati ragionevolmente al sicuro perché queste aziende hanno i data center sparsi per il mondo e clonano i dati in macchine che stanno in luoghi diversi. Ma come ha appurato DDAY nessuno garantisce nulla. Ti lascio il loro interessantissimo articolo nei link.

 

Dopo questa panoramica sul cloud dovresti scegliere che sistema utilizzare. Pensiamo al tuo telefono: lo colleghi mai al computer per copiare le foto importanti? Io sì e questo aumenta la mia sicurezza. Le stesse foto sono poi salvate in cloud su un paio di servizi. Le leggi di Murphy hanno sempre ragione ma le probabilità che nello stesso momento si rompano PC e smartphone è bassa. Tendente all’impossibile ipotizzare che contemporaneamente saltino per aria tutti i data center di Google, Amazon e Dropbox.
Come già ti dissi mettiamo i nostri dati in mano a terzi compiendo un atto di fiducia: non è sbagliato ma bisogna esserne consapevoli.

Ti ho fatto questo discorso perché il backup è una di quelle cose a cui non pensi finchè non è troppo tardi. Già avere un paio di spazi in cloud che si occupano di farlo per te in automatico è una cosa utile e importantissima. Molto probabilmente ne basterebbe uno solo, ma abbondare non è mai male. Spesso poi gli account gratuiti di icloud, google drive o dropbox sono sufficienti per svariati anni di dati accumulati.

A proposito di backup ricordati di attivare quello di WhatsApp: le conversazioni sono a loro modo degli importanti ricordi e perderle sarebbe un peccato. Se poi usi WhatsApp anche per lavoro potrebbero tornarti utili quando meno te lo aspetti. Telegram invece non ha bisogno di un vero e proprio backup perchè di suo lavora in cloud mantenendo quasi tutto sui suoi server.
Se non hai un computer per la copia locale puoi utilizzare un adattatore che ti consentirà di collegare una chiavetta USB al tuo smartphone: te ne lascio un paio nei link. Fai attenzione a sceglierne uno con il connettore adatto al tuo smartphone.

 

L’obiettivo di questa puntata è quello di spaventarti quel tanto che basta da farti riconsiderare la gestione dei tuoi file personali. Lo smartphone ormai è una cassaforte di dati e ricordi: perderli sarebbe una cosa che non ti perdoneresti mai. La stessa cosa vale per i dati che hai sul tuo computer.

 

Tre cose sono certe: la morte, le tasse e la perdita di dati.  Indovina cos’è successo?
(David Dixon)

 

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